Die Weltanschauung
Io sono qui per accompagnare, con lucida follia, il mio piccolo mondo verso un risorgimento d’equilibrio.
Enrico Rivetto
Il mio nuovo paradigma
Alcuni lo chiamano risveglio e diventano gli uomini e le donne che saranno. Nel mio caso la consapevolezza mi ha fatto sentire parte di un tutto, mi ha fatto vedere quello che fino a poco prima percepivo come singoli comparti indipendenti, come un insieme armonico fatto di elementi in dialogo, complementari.
Il mio cambiamento interiore mi ha mostrato la collina di Lirano nella sua bellissima complessità. Ho visto la bellezza e ho capito che il mio ruolo, in quanto parte di questo sistema, sarebbe stato quello di preservarla, curarla, farla crescere. Perché di bellezza non ce n’è mai abbastanza.
Oggi a Lirano coltivo la vite e la vita. Curo le relazioni e gli scambi di energie che avvengono tra tutti gli esseri viventi e non viventi. Lirano è una un organismo agricolo completo, complesso, vivo, in equilibrio e bello.
In cosa credoChi immagina crea.
Enrico Rivetto
La vitalità della terra
La terra è la stratificazione geologica della saggezza del nostro Pianeta. A Lirano ho cominciato un lungo lavoro per la rigenerazione organica dei suoli. Ho trovato in rame, zolfo, propoli e oli essenziali, alcuni fra i miei più preziosi alleati. Per mantenere una buona fertilità del suolo produciamo il nostro compost.
Il Compost
A rotazione, ogni 7 anni viene fertilizzata l’intera superficie di Lirano: con il nostro compost ottenuto da letame di vacca, scarti di cantina e prodotti residuali della lavorazione degli orti e dei campi, fermentato per due anni si ottiene il prezioso Humus. L’Humus è la sostanza ricca e nutriente che doniamo alla terra di Lirano.
La purezza dell’acqua
La purezza dell’acqua è un elemento chiave nel nostro organismo agricolo. A Lirano abbiamo un lago per la raccolta delle acque piovane e sorgive che utilizziamo per tutte le necessità dell’irrigazione e per i trattamenti biodinamici. Le acque reflue – domestiche e di cantina – non vanno sprecate. Confluiscono in un bacino di fitodepurazione popolato da piante macrofite e batteri specifici che filtrano e depurano l’acqua e ci permettono di riutilizzarla nei campi.
Il Laghetto e il bacino di fitodepurazione
Con una superficie di 400 m2 e una profondità di 2 metri circa, il nostro laghetto raccoglie oltre 1.000 m3 di acqua piovana e sorgiva. Ai piedi della collina, il bacino di fitodepurazione contribuisce al recupero di acque che altrimenti verrebbero sprecate.
L'insegnamento giunge solo
a indicare la via e il viaggio
ma la visione sarà di colui che avrà voluto vedere.
Plotino
Le siepi corridoi biologici
Quando ho cominciato a estirpare le viti per piantare siepi, avevo immaginato quello che oggi è realtà: tra i filari di Lirano esistono corridoi biologici ricchi di vita. Circa 2 chilometri di siepi miste a fiori, erbe officinali che hanno una fondamentale funzione di rifugio faunistico per api, insetti, uccelli e piccoli animali dei boschi, che possono così attraversare le vigne e spostarsi da zona a zona.
Flora, fauna e antimicrobici
Con uno sviluppo di quasi 2.000 metri lineari per circa 1,5 metri di larghezza a Lirano i corridoi delle siepi hanno sostituito circa 3.000 m2 di vigneto. Nelle siepi convivono il carpino, la rosa rugosa e canina, l’alloro, la buddleja, l’abelia, il lillà. Le erbe officinali liberano essenze antimicrobiche utili a combattere il ragnetto rosso e giallo della vite.
Gli alberi tra le vigne
A Lirano ho piantato oltre 1.000 alberi ad alto fusto tra le vigne: querce, roverelle, cerri, tassi, tigli, betulle, ippocastani, farnie, noci, frassini, salici, faggi, alberi da frutto. E ancora salici, zelkove, parrotie e anche un ginko biloba. Le fronde degli alberi creano rifugi faunistici e le loro radici combatto l’erosione e il dilavamento, aumentando la biodiversità dell’organismo agricolo.
L'albero e la vite
Gli alberi, come le siepi, sono corridoi biologici per uccelli frugivori che evitano la predazione durante lo spostamento. Ospitano inoltre coccinellidi e imenotteri parassitoidi che predano insetti assai nocivi per la vite come la tignola, la tignoletta e le cicaline.
In ogni caos c'è un cosmo,
in ogni disordine un ordine segreto.
Carl Gustav Jung
Orti, frutteti e campi di grano
Là dove c’era (solo) la vite, oggi ci sono anche orti, frutteti, campi di cereali e pascoli. Lirano è tornata “indietro nel tempo” recuperando una dimensione di “fattoria” a colture promiscue. Oggi produciamo grani antichi, farro, ortaggi, frutta fresca per marmellate e succhi, erbe officinali per la produzione di essenze.
Colture promiscue
Grani antichi, farro, mais ottofile e pascoli occupano una superficie complessiva di oltre 1,5 ettari a rotazione triennale con legumi (ceci e fagioli). Frutteti orti e serre si superano i 5.000 m2 d’estensione.
Gli animali
Non esiste organismo agricolo senza animali. Anche Lirano ha i suoi protagonisti. Milo e Shira sono i cigni, simbolo di lealtà, saggezza e amore puro, che vivono nel laghetto. Filippa, Giulia e Lella, sono gli asinelli che fanno parte della nostra famiglia. Liberi di scorrazzare fra orti e vigneti, contribuiscono a regolare la crescita delle erbe spontanee, con i loro zoccoli smuovono delicatamente la terra e spingono in profondità i semi. Anche i loro scarti sono utili e vengono impiegati per la creazione di compost organico.
Asini regolatori
Liberi di scorrazzare fra orti e vigneti, gli asini contribuiscono a regolare la crescita delle erbe spontanee. Con la loro innata simpatia aggiungono buonumore all'organismo agricolo. I loro scarti diventano compost organico.
Troverai più nei boschi che nei libri.
Gli alberi e le rocce ti insegneranno
cose che nessun maestro ti dirà.
San Bernardo di Chiaravalle
La via dei boschi
Lirano è circondata da 7 ettari di boschi, santuario faunistico con alberi secolari: cerri, frassini, querce e carpini bianchi. Un patrimonio che abbiamo voluto valorizzare attraverso un sentiero che si snoda per 4 chilometri tra la vigna e il sottobosco, alla scoperta di una bellezza forestale che in Langa è sempre più rara e preziosa.
Lieviti dei boschi
Un recente studio agronomico ha registrato che le uve ubicate in prossimità dei boschi giungono in cantina con una presenza di lieviti sulle bucce peculiare e variegata. Sono “i lieviti” dei boschi, ceppi indigeni che avranno un’influenza sulla fermentazione e sul gusto del vino, legandolo ancora più unicamente al suo territorio.
Le Api
Importantissime collaboratrici del nostro organismo agricolo sono le api che evidenziano, con il loro lavoro di impollinazione, il legame tra tutti gli organismi vegetali e non. Esse frequentano volentieri l’ambiente del vigneto non soltanto per raccogliere il polline sulle viti e il nettare tra le erbe: bottinando da fiore in fiore favoriscono lo scambio di microorganismi, compresi i lieviti, tra erbe e vite, incrementando la complessità delle fermentazioni in cantina. Le api sono l’elemento conduttore che bilancia la parte fisica e materiale con la dimensione cosmica e astrale. Esse tessono la luce nella trama del mondo.
La vita in arnia
A Lirano ci sono 6 arnie. Ognuna ospita circa 40 mila api operaie, 200 fuchi e 1 ape regina. Il loro ciclo vitale estivo è di un mese mentre quello invernale è più lungo perché nascono con più sostanza grassa e perché rispettano ritmi meno frenetici delle sorelle estive. Grazie a loro produciamo miele, propoli e cera.
Il Cosmo
La luna e i pianeti hanno da sempre avuto un ruolo centrale in agricoltura. Il passare delle stagioni e gli influssi del cosmo sono parte essenziale dell’armonia naturale che sto cercando. Ho ricominciato perciò ad osservare (e ad ascoltare) il ritmo giornaliero e annuale della Terra, i cicli lunari e siderali, la cui corretta interpretazione può favorire la programmazione dei lavori agricoli, la crescita delle piante e lo sviluppo delle loro caratteristiche.
